L’alpinismo giovanile è una delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano. Ha lo scopo di promuovere e svolgere le attività del CAI per far conoscere ai giovani (8-17 anni) la montagna in modo corretto e responsabile, avviare i giovani alla pratica dell’escursionismo e delle altre attività di montagna, garantire la sicurezza e favorire la consapevolezza delle proprie capacità e limiti, diffondere la conoscenza e il rispetto per la natura, promuovere e/o aderire ad incontri e scambi con altre sezioni territoriali.

L’attività di Alpinismo Giovanile si concretizza nell’organizzazione di escursioni in montagna e corsi specifici per i ragazzi, impostati su vari livelli di difficoltà, attività coi ragazzi nelle scuole, corsi di formazione e aggiornamento per gli accompagnatori e per gli insegnanti delle scuole, con progetti specifici e riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Accompagnatori di alpinismo giovanile

Gli accompagnatori di alpinismo giovanile sono operatori volontari del Club Alpino Italiano, formati all’interno delle commissioni specifiche. Il titolo di accompagnatore del CAI comporta un lungo percorso di formazione e aggiornamento continuo, e comporta la responsabilità della conduzione di gruppi di alpinismo giovanile e l’organizzazione di corsi, gite in montagna e di momenti di aggiornamento specifici.

Gli accompagnatori sono persone esperte e formate soprattutto per quanto riguarda la tecnica alpinistica, l’educazione e la conduzione di gruppi di giovani in ambiente montano. Il loro scopo è quello di formare i giovani, aiutarli nella loro crescita umana e fargli vivere esperienze emozionanti e divertenti, mantenendo sempre il massimo livello di sicurezza.

Gli accompagnatori si suddividono, in base alla loro formazione, in:

  • Accompagnatori sezionali di alpinismo giovanile (ASAG) nominato dal presidente della sezione, previo nulla osta dell’OTPO di alpinismo giovanile competente, in seguito all’esito di un apposito corso di formazione. L’accompagnatore sezionale è tenuto ad incrementare la propria preparazione tecnica e culturale ed a frequentare le iniziative di aggiornamento.
  • Accompagnatori di alpinismo giovanile (AAG). Il titolo di accompagnatore di alpinismo giovanile si consegue a seguito del superamento di specifico corso di formazione e verifica. All’atto della nomina l’accompagnatore tacitamente si impegna ad operare per il potenziamento delle attività giovanili nell’ambito della propria sezione. Si impegna altresì a fornire la propria collaborazione alle sezioni del club alpino italiano, enti ed associazioni territorialmente circonvicini alla sezione di appartenenza. Si impegna altresì a svolgere la propria attività didattica sulla base dei criteri impartiti dalla commissione centrale ed a partecipare a quelle manifestazioni ufficiali, iniziative di aggiornamento e convegni promossi dalle commissioni centrale e provinciale, regionale o interregionale. Qualsiasi opera dell’accompagnatore è prestata a titolo gratuito. Egli avrà diritto al rimborso delle spese vive documentate sostenute nello svolgimento della propria attività.
  • Accompagnatori nazionali di alpinismo giovanile (ANAG)
    Il titolo di accompagnatore nazionale di alpinismo giovanile si consegue a seguito del superamento di specifico corso di formazione e verifica. Per gli accompagnatori nazionali resta valido quanto indicato per gli AAG. Essi assumono inoltre l’impegno di presenziare ad eventuali convocazioni, riunioni e corsi di aggiornamento promossi dalla commissione centrale nonché di assumere quegli incarichi che la commissione centrale ritenga opportuno assegnare loro.
  • Accompagnatore emerito di alpinismo giovanile. La commissione centrale può conferire la qualifica di emerito a quegli accompagnatori nazionali o regionali che intendono concludere la propria attività diretta dopo almeno quindici anni di attività effettiva.
  • Accompagnatore onorario di alpinismo giovanile. La commissione centrale può conferire la qualifica di accompagnatore onorario a quei soci del club alpino italiano i quali, pur senza essere titolati di alpinismo giovanile, abbiano svolto in un settore specifico un significativo livello di attività ed acquisito apprezzabili benemerenze a favore della commissione centrale stessa.

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Con questo spirito gli accompagnatori del alpinismo giovanile dedicano del tempo alla formazione, ad esempio in questo caso si sono recati in un bosco, con la presenza del nostro Presidente, per esercitarsi in questa buona pratica per rendere sempre sicura le uscite dei nostri ragazzi sul territorio.
Ad esempio “La corda fissa” è un sistema per fornire sicurezza e aiuto nella progressione agli alpinisti e agli escursionisti. Consiste in una corda fissata ad un albero, alla roccia, al ghiaccio per mezzo di ancoraggi nei quali generalmente non può scorrere. Di solito la posa di una corda fissa è temporanea ed avviene ad opera di una guida alpina o di un alpinista esperto, allo scopo di consentire un passaggio sicuro di alpinisti meno esperti”.

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